• Soluzioni visionarie per ogni realtà

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    • Marketing on demand

      MENEGUS MICHELA idea ed attua strategie di marketing per aziende, liberi professionisti, professionisti dell'arte e della cultura.

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    • Governace e management delle risorse turistiche

      MENEGUS MICHELA progetta piani di sviluppo turistico,di destinazione e di club di prodotti, in linea con la vocazione del territorio e con le attese degli stakeholders.

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    • Percorsi lineari e ... alternativi!

      MENEGUS MICHELA si occupa della strutturazione e della docenza di percorsi di formazione innovativi nell'ambito della comunicazione e del marketing aziendale e turistico-territoriale.

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    • Al servizio del territorio

      MENEGUS MICHELA progetta piani di sviluppo innovativi e sostenibili, integrando nuove modalità di fruizione e di promozione del territorio ai suoi elementi identitari, perseguendo una visione olistica di progresso.

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Tag Archives: villa cordellina lombardi

“L’Arte in un’etichetta”

L’arte in un’etichetta …  ovvero quando una bottiglia diventa osmosi d’arte e di storie di vite …

Dal 29 marzo al 12 aprile 2014 le Soffitte della palladiana Villa Thiene a Quinto Vicentino sono state corredate da micro opere legate al mondo di quella nobile bevanda a cui i nostri avi  attribuivano il potere di  stimolare la fecondità artistica e la spinta di elevazione alla divinità.

La mostra in questione è la rassegna “L’arte in un’etichetta” di Giancarlo Riganelli, fondatore della condotta di Slow Food del Vicentino nel lontano 1986 quando Carlo Petrini seminava la filosofia di Slow Food nel circoli italiani di Arcigola, ha iniziato a collezionare etichette di bottiglie di vino fin dagli anni ’60. La sua passione ha oggi la forma di una collezione di 42 000 esemplari che egli periodicamente ha proposto in svariate sedi con mostre tematiche: “Le etichette dei vini italiani” con 8000 esemplari esposti alla Biblioteca La Vigna di Vicenza nel maggio 2007, “I fior di primavera” con 600 etichette esposte a Este nell’aprile del 2009, “La donna e il vino” con 900 esemplari esposti  alla Biblioteca La Vigna di Vicenza nel novembre 2011.

L’esposizione è stata commentata da Michela Menegus, specialista di prodotto territoriale e sommelier, la quale ha condotto anche la degustazione di due vini vicentini DOC: il garganega classico  della cantina Cavazza di Montebello e la novità del cabernet franc dell’azienda agricola  Mattiello di Costozza di Longare.

In un rapido excursus che ha abbracciato oltre 4000 anni storia – dalle anfore con iscrizioni degli Egizi e dei Romani, alle botti marcate ed anfore smaltate del Medioevo, all’arte della soffiatura del vetro in Europa fino alla prima produzione industriale delle bottiglie ad opera degli inglesi nel XVII secolo – si è ripercorso l’inizio della pratica dell’etichettatura, nata per esigenze puramente descrittive, con carte di pergamena manoscritte arrotolate, con targhe d’argento incise e attaccate al collo della bottiglia del XVIII secolo fino all’invenzione della litografia, della stampa in quadricomia, dell’offset e al taccheggio (rilievo dell’etichetta).

L’etichetta moderna come strumento di marketing e comunicazione nasce infatti  agli inizi del ‘900 con i motivi floreali e faunistici dello stile Liberty e attraverso le avanguardie artistiche, dopo essersi lasciata alle spalle stemmi, motivi di araldica e scene bucoliche di gusto ottocentesco. L’adozione di grafiche create appositamente da artisti viventi o immagini recuperate da artisti celebri del passato deriva dall’esigenza delle singole cantine di celebrare un anniversario e personaggi illustri, distinguere una specifica produzione,  trasferire la filosofia della pratica enologica, trasmettere i valori di un territorio, sostenere progetti di sostenibilità sociale, e, non ultimo, di fissare il forte temperamento di  un vino.

Tale è dunque il fascino potente con cui la bevanda divina avvolge chi vuole com-prenderla per rappresentarla che lo stesso Salvador Dalì, autore tra l’altro nel 1958 del painting per la riserva Château Mouton Rothshild, ha fortemente creduto che “i veri intenditori non bevono vino, ma degustano segreti. L’aurea creativa che avvolge la bottiglia come il campo di una dinamo genera quindi dei processi osmotici inversi: non di rado è accaduto che gli stessi artisti approcciatisi al vino per tradurlo figurativamente si siano trasformati in vignaioli, come Hauner ora ben posizionato tra i vigneti delle Isole Lipari.

Nella collezione di etichette artistiche di Riganelli, che a Villa Thiene contava 1103 etichette di bottiglie di vino con raffigurazioni di carattere artistico provenienti dalle regioni di Italia, ma anche da varie nazioni europee, dall’Australia, dalle Americhe e dalla Russia, si ritrovano diversi e celebri esempi di tutto ciò: delle etichette del produttore di Barolo Vietti che dagli anni ’70 tra i primi in Italia ha deciso di dedicare ai suoi vini delle etichette artistiche, alla rassegna delle etichette di Donna Fugata che attraverso le figure femminili e la mitologia esprime il calore e la storia di Sicilia, fino al progetto “Il vino della pace” della Cantina Produttori di Cormons che fa assurgere l’etichetta ad una summa integrata di arti: pittura, poesia e musica unite per un giorno vendemmiale senza confini geopolitici.

Perché come dice Machado “Il vino è talvolta una scala di sogno”: nell’ascesa ti puoi accomodare ad ogni gradino a gustarne un particolare di bellezza. A partire dell’etichetta.

Michela Menegus Paulin

Per soddisfare alcune curiosità:

http://www.donnafugata.it

http://www.vietti.com

http://www.chateau-mouton-rothschild.com/label-art

http://www.cormons.com

http://www.hauner.it

 

 

 

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“Buona prassi di mktg territoriale tra pubblico e privato”

“Buona prassi di mktg territoriale tra pubblico e privato”

18 aprile 2013

Open DE.CO. in Tour, 16 Maggio a Villa Cordellina a Vicenza

Open Source in Tour 2013, è un progetto di Studio Storti Srl d’incontri formativo divulgativi indirizzati alle Pubbliche Amministrazioni.

L’appuntamento di Montecchio Maggiore, patrocinato dalla Provincia di Vicenza e dal Tavolo di coordinamento delle DE.CO. (prodotti agroalimentari di Denominazioni Comunali) Vicentine, sarà una giornata di discussione dedicata ai Comuni per confrontarci sulle opportunità offerte dall’Open Source e sulla normativa in vigore.

Quale migliore occasione per promuovere le eccellenze tra i sapori vicentini se non quella di avere un Parterre de rois di istituzioni?

Il connubio tra l’attività di Studio Storti verso gli Enti Pubblici e le DE.CO. Vicentine porta alla nascita dell’OPEN DE.CO. un light lunch standing buffet tutto a base di prodotti vicentini… un buffet che parla di noi, del nostro territorio e della nostra storia.

Grazie alla collaborazione di Menegus Michela, esperta di marketing territoriale e profonda conoscitrice del mondo DE.CO., abbiamo individuato una ventina e più di prodotti tipici per creare un menù d’eccezione tutto Made in Vicenza!

Si apre la giornata con i succhi di frutta BIO della Val Leogra e le torte di ciliegie di Castegnero passando dal miele di tarassaco di Conco ai Maranei di Costabissara.
Dopo la sessione di lavori mattutina l’appetito sarà stuzzicato da inconsueti appetizers: l’abbinamento di sfoglie di farina di mais di Isola Vicentina con il formaggio di Castelgrotta di Schio, il carpaccio di carne secca di Lusiana con le patate in fetta di Montefaldo, la frittatina di sopressa di Valli del Pasubio con la composta di radicchio di Asigliano, i muffins di asparago bianco di Marola, la crema di carota bianca di Monticello Conte Otto ed un inedito sorbetto all’olio dei Colli Berici.
A rinforzare il buffet provvederanno poi il pasticcio di piselli di Lumignano e formaggio Verlata di Villaverla, la bondola di Torrebelvicino con il cotechino di Lonigo su letto di crema di mais Marano con la mostarda di Montecchio Maggiore.
E per terminare con un tocco di dolcezza, ci sarà il semifreddo al mandorlato di Lonigo e il gelato di riso di Grumolo delle Abbadesse con le ciliegie sciroppate di Chiampo.
Vini… possono mancare? … Certamente no … Ascledum di Schio, Arcadia di Castegnero, Vino Sirak di Nanto, Grappa Clinto di Costabissara … Il tutto annaffiato dall’acqua Lora di Recoaro.

L’esperienza gastronomica sarà orchestrata dallo chef Amedei Sandri affiancato dagli allievi dell’Istituto Alberghiero San Geatano di Vicenza.

Un tour di sapori tutto DE.CO. che apre le porte alla filosofia Open Source per creare uno stretto legame tra chi porta innovazione tecnologica e gli Enti Pubblici come verrà illustrato nelle case history della Provincia di Vicenza, ULSS 6 di Vicenza, ULSS 5 Ovest Vicentino, del Comune di Verona e del Comune di Orgiano che parleranno delle soluzioni da loro adottate per innovare risparmiando.

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