• Soluzioni visionarie per ogni realtà

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    • Marketing on demand

      MENEGUS MICHELA idea ed attua strategie di marketing per aziende, liberi professionisti, professionisti dell'arte e della cultura.

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    • Governace e management delle risorse turistiche

      MENEGUS MICHELA progetta piani di sviluppo turistico,di destinazione e di club di prodotti, in linea con la vocazione del territorio e con le attese degli stakeholders.

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      MENEGUS MICHELA si occupa della strutturazione e della docenza di percorsi di formazione innovativi nell'ambito della comunicazione e del marketing aziendale e turistico-territoriale.

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    • Al servizio del territorio

      MENEGUS MICHELA progetta piani di sviluppo innovativi e sostenibili, integrando nuove modalità di fruizione e di promozione del territorio ai suoi elementi identitari, perseguendo una visione olistica di progresso.

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Tag Archives: cultura

FCV – Percorsi d’arte e di gusto a Bolzano Vicentino

FCV – Percorsi d’arte e di gusto a Bolzano Vicentino
Percorsi d’arte e di gusto a Bolzano Vicentino

Un sabato pomeriggio dedicato agli alpini vicentini Mario Rigoni Stern e Ubaldo Oppi

11 dicembre 2021

ore 17.00 Museo Diffuso d’arte religiosa “Ubaldo Oppi”, Bolzano Vicentino

ore 19.00 La Frasca de Il PomoDoro, Bolzano Vicentino

Il Festival diffuso sui Cammini Veneti, inaugurato lo scorso 4 dicembre con il percorso espositivo Ex voto di Michela Rompato a Villa Thiene di Quinto Vicentino, propone al pubblico un sabato pomeriggio tutto dedicato alla narrazione di un Mario Rigoni Stern in veste di alpino.

Si inizia alle ore 17.00 al Museo diffuso d’arte religiosa “Ubaldo Oppi”,- sede del Municipio di Bolzano – dove il gruppo di narratori di Oppi ha preparato un tour alla Galleria ed alla Chiesa incentrato sul parallelismo tra i due protagonisti: Ubaldo Oppi e Mario Rigoni Stern. Separati da un momento generazionale, i due alpini vicentini hanno vissuto l’esperienza di rovinose e sanguinose sconfitte durante le guerre mondiale, hanno patito la sofferenza nei campi d’internamento tedeschi e austriaci. Entrambi aitanti escursionisti, figli e amanti della montagna, hanno trovato nella natura un appiglio salvifico per alleviare il male conosciuto. Rivoluzionando i linguaggi espressivi del Novecento, Rigoni Stern con la penna, Oppi con la matita ed il pennello, si rivelano campioni di un nuovo umanesimo, ponendo al centro dei loro racconti gli umili, i lavoratori, i soldati.

Il parallelismo si chiuderà con un immaginifico accenno ai simbolismi che accomunano le loro vite e le loro opere, per poi convergere all’appuntamento gastrosofico delle ore 19.30 a La Frasca della Fattoria Il PomoDoro, sempre a Bolzano Vicentino: la cena narrata a duetto dalle food bloggers Anna Maria Pellegrino e Paola Sartori. Il percorso culinario emozionale, studiato con precisione filologica dalle due gastronome, verterà sul valore simbolico del cibo nella vita e nelle opere di Mario Rigoni Stern. Una particolare attenzione sarà dedicata al cibo della ritirata e del ritorno a casa dalla prigionia, spingendo ad una riflessione più ampia sul recupero della sapienza culinaria, sulla naturalezza degli ingredienti, sul rapporto uomo-sostentamento, sul potere solidale del cibo condiviso e donato. “Per questo appuntamento inedito e originale, ho scelto in sinergia con le food bloggers degli ingredienti poveri e della tradizione come il farro, le erbe di campo, i ceci, che però saranno cucinati con tecniche e cotture moderne. In alcuni piatti saranno create delle scale cromatiche che ricordano il bosco, il legno, varia vegetazione per fare percepire alle persone consistenze differenti e profumi intensi” – commenta lo chef Giulio Calgaro del ristoro della Fattoria Il PomoDoro, un posto speciale dove lavorano persone dotate di speciali abilità.

Il Festival diffuso sui Cammini Veneti è una rassegna di eventi nata dall’esigenza di proporre al più vasto pubblico un evento di disseminazione dei risultati del progetto “Sulle Tracce del Fogazzaro” finanziato dalla Regione Veneto, promosso ed attivato dall’ente Interlingua Formazione di Vicenza assieme ai Partners di progetto: Associazione Cammini Veneti, Associazione Slow Tourism, Biosphaera scs.

#FCV21.22

www.festivalcamminiveneti.eu

 

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FCV – EX VOTO di Michela Rompato

FCV – EX VOTO di Michela Rompato
Gli Ex Voto di Michela Rompato per il Festival diffuso sui cammini veneti

La dimensione spirituale de i ritorni del “sergente”

4-30 Dicembre 2021

Villa Thiene | Piazza IV Novembre, 2, 36050 Quinto Vicentino VI

Il Festival diffuso sui Cammini Veneti | Ritorni prende l’avvio il 4 dicembre 2021 a Villa Thiene di Quinto Vicentino con il progetto espositivo “Ex voto” ad opera dell’artista vicentina Michela Rompato. Il Festival, espressione corale delle singole offerte territoriali coerenti e utili a ricordare l’eredità culturale e morale di Mario Rigoni Stern sul nascituro cammino a lui intitolato, trova nella pregevole cornice di Villa Thiene la declinazione del tema del cammino nella sua dimensione spirituale.

Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di ospitare la prima tappa di questo incipiente Festival” – dichiara Eva Gelosi, Assessore alla Cultura del Comune di Quinto Vicentino – “In particolare, riteniamo che sia stimolante per il pubblico di Villa Thiene e per la cittadinanza proporre progetti espositivi interdisciplinari, dai linguaggi innovativi e mirati a valorizzare i nostri talenti e patrimoni”.

Michela Rompato con il suo percorso d’arte rievoca astrattamente due ritorni compiuti da Mario Rigoni Stern: il pellegrinaggio votivo e il cammino di ritirata attraverso la Russia e l’est Europa, con esplicito riferimento al racconto “Il sergente nella neve”.  Il cammino da Asiago a Vicenza di Rigoni Stern nasce infatti dall’espletamento del voto fatto alla Madonna dallo stesso durante la prigionia nei campi di internamento tedeschi: se la Vergine Maria gli avesse concesso il ritorno a casa, egli avrebbe compunto un pellegrinaggio a piedi al Santuario di Monte Berico di Vicenza. E così fece al suo ritorno in patria: dopo essersi rimesso, percorse a piedi nella primavera del 1945 quei 55 chilometri che separano Asiago da Vicenza. La cifra espressiva dell’arte di Michela Rompato è di fatto la tessera, elemento iconico ispirato alle decorazioni delle Cappelle del Santuario di Monte Berico. La sua produzione artistica si è sviluppata sul tema dell’ex-voto, rappresentato sia nella forma bidimensionale delle tele, che nei suoi lavori plastici e tridimensionali.

Con i suoi Ex voto, Rompato affronta come Mario Rigoni Stern alcuni temi dell’esistenza umana: impegno, ringraziamento, forza interiore, rinuncia ….  Le perle che a volte compaiono sulle tessere acquisiscono sia il significato del valore mistico che una persona assume nei confronti di un’entità“superiore” affinché esaudisca una richiesta o una preghiera, ma sono anche rappresentative di una ricerca di luce interiore e di una speranza che di per se stessa è tenace attaccamento alla vita.

La riflessione relativamente all’adempimento ad un impegno che sottende la condotta dello scrittore asiaghese, prende forma nell’installazione “L’Abbraccio”. Qui le tessere simboleggiano un gesto avvenuto: come per gli ex-voto, la scelta è compiuta e l’individuo si stacca dalla terra, elevato da un abbraccio “superiore” che conserva la forza della scelta fatta, lo avvolge e lo protegge.

Le tessere in stucco smaltato di Michela Rompato sono lavorate e colorate una ad una, sono una diversa dall’altra per forma e colore, spessore: esse sono rappresentazioni dell’unicità di ogni singolo individuo e dei fili che tengono legate una persona all’altra.

Le tessere riverberano l’esistenza unica ed irripetibile di ogni soldato in quanto essere umano ed i legami solidali tra gli uomini di una compagnia. Il credo di Rompato che nessuno si può salvare da solo fa da eco all’invito salvifico di “restare uniti” del nostro sergente nella neve, impegnato in una quotidiana lotta di sopravvivenza contro una realtà ostile multidimensionale durante il lungo e doloroso cammino di ritirata dalla sacca: uomini e ambiente climatico.

Nell’opera “Nucleo” di Michela Rompato i tratti scuri vanno ad inficiare la brillantezza dei colori: è la rappresentazione del lato più oscuro dell’essere umano e, per traslato, della bruttezza che la condotta umana raggiunge in determinati contesti conflittuali e, a maggior ragione, nelle guerre.

Ecco quindi che l’animo s’incupisce e gli individui diventano punti neri a formare una linea grigia che si muove a stento e lentamente su un piano inclinato: proprio come la colonna di soldati marcianti descritta a parole da Mario Rigoni Stern.

Eppure qualcuno si perde o esce dal tracciato: il percorso degli individui che Michela Rompato rappresenta con i suoi lavori è anche fatto di scelte non sempre scontate oppure non lineari. Le installazioni bidimensionali “Fuori dal centro” o “L’alternativa” puntano l’attenzione sul tema della libertà, della responsabilità e delle conseguenze delle decisioni, pur rivendicando la dignità di percorsi di vita non omologati. Il coraggio di dire no, di tirarsi fuori, di fare il proprio cammino, pagando per le scelte operate, è anche la grande lezione di vita che ci tramanda Mario Rigoni Stern.

Ed è proprio all’uomo, ancor prima che allo scrittore che Michela Rompato dedica l’opera iconica di questo progetto espositivo: la tela “Ricordati di me”. Su un agglomerato di tessere di bianche sporcate da una colatura rossa, Rompato simboleggia l’abbacinante biancore nevoso solcato dal sangue degli alpini caduti durante la ritirata dal caposaldo sul Don: un memento plastico che rimanda alla sofferenza del sergente e dei suoi alpini patita in quell’infinito ritorno verso casa.

Il Festival diffuso sui Cammini Veneti, di cui l’evento “Ex Voto” fa apripista, è il risultato del progetto “Sulle tracce del Fogazzaro” promosso da Interlingua Formazione e finanziato dalla Regione Veneto con i fondi FSE. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Quinto Vicentino e realizzata grazie al supporto dell’Associazione Nazionale Alpini Sezione di Quinto Vicentino e dell’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Quinto Vicentino.

Il percorso espositivo è aperto con i seguenti orari:

Sabato 4-11-18 dicembre dalle 15.00 alle 18.00

Domenica 5-12-19 dicembre dalle 10.00-12.30/15.00-18.00

Giovedì mattina solo su appuntamento

Accesso con Green Pass e secondo normative antiCovid19 vigenti.

#FCV21.22

www.festivalcamminiveneti.eu

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FCV – Festival diffuso sui Cammini Veneti

FCV – Festival diffuso sui Cammini Veneti
Al via il Festival diffuso sui cammini veneti

Un carosello di eventi per ricordare i ritorni del “sergente

Dicembre 2021-Febbraio 2022

Parte il Festival diffuso sui Cammini Veneti, una rassegna di eventi nata dall’esigenza di proporre al più vasto pubblico un evento di disseminazione dei risultati del progetto “Sulle Tracce del Fogazzaro” promosso dall’ente Interlingua Formazione di Vicenza e finanziato dalla Regione Veneto.

Il progetto si è sviluppato attorno al Cammino “Fogazzaro-Roi” e del nascituro Cammino “Rigoni Stern”, riconosciuti come cammini veneti, in un percorso ad anello che tocca la bassa provincia di Vicenza fino all’altipiano.  Il progetto si è imperniato sulla valorizzazione del patrimonio culturale e sulla promozione culturale in sinergia operativa pubblico-privato; è stato attuato con una proposta formativa e di divulgazione territoriale messe in campo da Interlingua assieme ai Partners di progetto: Associazione Cammini Veneti, Associazione Slow Tourism, Biosphaera scs.

“Il progetto “Sulle Tracce del Fogazzaro” – spiega la direttrice di Interlingua Giulia Ciampalini -  essendo localizzato in un’area caratterizzata dalla presenza di siti culturali di grande rilievo, ha voluto metter in evidenza in modo ancor più diretto come la realizzazione di proposte culturali sia un volano fondamentale di ricaduta su tutto il territorio”. 

Il Festival è stato progettato da una rete spontanea di professionisti un team formatasi durante il percorso formativo e i workshops del progetto “Sulle tracce del Fogazzaro” ed è coordinato della Dott.ssa Michela Menegus.

“Dandosi l’occasione del centenario della nascita dello scrittore Mario Rigoni Stern” – chiosa la progettista e promotrice territoriale Michela Menegus – si è optato di costruire una proposta culturale territoriale integrata sulla traccia dei comuni solcati dal nascituro Cammino Rigoni-Stern. Ne è conseguito che quello che doveva esser un singolo evento di disseminazione di risultati progettuali è divenuto un festival diffuso in itinere, espressione corale delle singole offerte territoriali coerenti e utili a ricordare l’eredità culturale e morale di Mario Rigoni Stern”.

Il Festival ruota infatti attorno al concetto di ritorno inteso come cammino nella sua declinazione fisico-meccanico: arrivo a baita dalla Russia, rientro a casa dalla prigionia, pellegrinaggio verso il Santuario di Monte Berico. Tuttavia, il tema del ritorno in questo Festival è anche riconducibile in quel moto spirituale e etico che Mario Rigoni Stern ha incarnato: il ritrovarsi dopo la guerra e la prigionia, il ritorno al cibo delle radici, il recupero di un rapporto sano e equilibrato con la natura, il tener viva una memoria storica pacificata.

I ritorni della prima edizione del Festival diffuso sui Cammini Veneti in memoria di Mario Rigoni Stern: si declinano dunque nella dimensione spirituale, sul cibo quale espressione identitaria, sulla sostenibilità, sull’essenziale ruralità, sulla terra della Russia quale luogo di riflessione più ampio sull’umanità.

In definitiva questa prima edizione del Festival diffuso sui Cammini Veneti vuole porre l’attenzione su idee, pensieri, esperienze, atteggiamenti che sono appartenuti allo scrittore e all’uomo Mario Rigoni Stern. In particolare, si toccheranno questioni che oggi risultano sempre più attuali, quali la difesa dell’ambiente, l’amore per la natura, la piacevolezza della vita rurale e pure il gusto del cibo delle origini.

Il Festival prenderà avvio nel mese di Dicembre e si prolungherà fino al mese di febbraio del 2022.

Gli eventi saranno cadenzati quasi settimanalmente lungo alcuni Comuni vicentini toccati dal nascituro cammino intitolato a Mario Rigoni Stern – Comuni di Quinto Vicentino, Bolzano Vicentino, Sandrigo, Lugo di Vicenza, Zugliano Calvene, Chiuppano, Roana, Asiago – con una felice deviazione verso il Comune di Caldogno, tappa del Cammino Fogazzaro-Roi, e in collaborazione con le Pro loco di Caldogno e Sandrigo.

Le iniziative spazieranno dalle arti, con i percorsi espositivi di Pino Bassetto e Michela Rompato nelle più prestigiose sedi di Villa Caldogno e Villa Thiene fino all’escursionismo culturale, con i percorsi sulle Bregonze narrati da Diego Dalla Via e un revival culinario da viandanti, dagli incontri culturali al Museo “Ubaldo Oppi” alla presentazione della graphic novel “Mario Rigoni Stern” a Villa Giusti Suman, per approdare agli imperdibili appuntamenti gastronomici virtuali e dal vivo curati dall’Associazione Italiana Food Bloogers.

Lo scopo del Festival è di interagire con un ampio pubblico attraverso eventi topici e gradevolmente fruibili da tutti: in pratica assumendo l’attitudine comunicativa di Mario Rigoni Stern e mantenendo viva la sua eredità spirituale, quale patrimonio immateriale vicentino e dell’umanità.

#FCV21.22

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Sport e turismo: un’opportunità per il territorio grazie al progetto EN ROUTE

Sport e turismo: un’opportunità per il territorio grazie al progetto EN ROUTE
Al via le fasi di recruiting e di membership del progetto

 

Il CUS | Centro Universitario Sportivo di Padova ha attivato il progetto EN ROUTE | Enhancing Sport Profiles Skills Validation for new Tourist Routes co-finanziato dal programma Erasmus + dell’Unione Europea. Tale progetto, ideato dallo staff del CUS Padova in partenariato con l’Università di Valencia (Spagna), Hanzehogeschool Groningen Stichting di Groningen (Paesi Bassi), S.C. PREDICT CSD CONSULTING S.R.L. di Arad (Romania) e Youth Entrepreneurial Service Foundation di Skopje (Rep. di Macedonia), mira a diffondere la conoscenza e la condivisione delle competenze nei settori dello Sport e del Turismo,  promuovendone la trasparenza delle qualifiche come condizione per la convalida e la certificazione a livello europeo.

In particolare il progetto intende:

  • migliorare le capacità imprenditoriali delle risorse umane attive nel settore dello sport per lo sviluppo di nuovi profili professionali intersettoriali;
  • stimolare nuovi orientamenti per la promozione del potenziale territoriale, nonché del turismo sostenibile e accessibile;
  • sostenere la definizione di nuovi approcci, la creazione di nuove reti strategiche, l’attuazione di attività di ricerca permanenti per l’innovazione dei servizi turistici.

Operativamente il progetto si dispiega tra il 2020 e il 2021 e si divide in una prima fase di ricerca finalizzata alla creazione di una metodologia comune e in una successiva fase di training rivolta a un gruppo selezionato di allievi attivi nel mondo dello sport che seguiranno una formazione totalmente finanziata dal progetto e volta a produrre nuovi prodotti turistico-territoriali. I projects works realizzati dagli allievi durante la fase di formazione costituiranno il punto di partenza per lo sviluppo di innovativi modelli imprenditoriali e potranno contribuire ad arricchire l’offerta turistica dei territori coinvolti.

Per diventare membro del network del progetto EN ROUTE è sufficiente iscrivere il proprio ente sulla piattaforma www.enrouteproject.net/become-a-member. L’adesione alla membership è a titolo non oneroso, non comporta alcun obbligo contrattuale; di contro porterà il vantaggio di accedere in anteprima a ricerche, forum, focus group e agli eventi organizzati.

Per chi fosse volesse esser coinvolto nell’attività di recruiting per ricercare eventuali giovani candidati a partecipare al gruppo di formazione pilota e/o a proporre delle sfide di sviluppo turistico-territoriale da adottare nei projects works, può far riferimento alla Training Unit del CUS di Padova nelle figure di Laura Brazzarola e Michela Menegus indirizzando un’e-mail a europa@cuspadova.it.

 

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“Le “guide” di Oppi, un’esperienza di volontariato culturale di successo”

“Le “guide” di Oppi, un’esperienza di volontariato culturale di successo”

Il neonato Museo Diffuso d’arte religiosa dedicato a Ubaldo Oppi cresce: quattro bolzanesi pronte a raccontare la storia entusiasmante dei disegni della Galleria Municipale

Martedì 11 febbraio 2020 dopo aver seguito un corso di formazione frontale e un workshop attivo, quattro volontarie bolzanesi hanno superato la prova pratica della conduzione di una visita guidata incentrata sull’esegesi dei disegni del pittore Ubaldo Oppi esposti alla neonata Galleria Municipale di Bolzano Vicentino. Un gruppetto eterogeneo di donne tra studenti, lavoratrici e pensionate, ha raccolto l’appello dell’attuale Amministrazione Comunale a candidarsi come volontarie per supportare i visitatori alla fruizione del patrimonio comunale dei giganteschi carboncini collocati nella Galleria Municipale.

“E’ stata un’esperienza in evoluzione, unica come i disegni che abbiamo avuto l’opportunità di analizzare nei loro svariati aspetti” dichiara la giovanissima Ofelia Piazza a cui fa eco Alice Ferrigolo, la quale si è trovata a vivere dei momenti sorprendenti e meravigliosi come il “dono” che Ubaldo Oppi ha lasciato a Bolzano Vicentino. Emozionata lo è stata alla fine anche Bianca Zanonato “per il mai finito di apprendere su Ubaldo Oppi e le sue opere” e continua divertita le sue investigazioni fino agli affreschi, perché all’attività di guida volontaria conduce anche le demo di frescatura assieme al Maestro Vicò Calabrò per le scolaresche e per gli amanti dell’arte dell’affresco.

“Un grazie all’Amministrazione Comunale per averci dato l’opportunità di frequentare un percorso di formazione esaustivo, ben strutturato ed illuminante, indispensabile per poter trasmettere il valore questo artista straordinario” asserisce con soddisfazione la neo guida Arianna De Boni. La formazione è stata difatti condotta dalla dott.ssa Michela Menegus, curatrice anche dell’audioguida via APP gratuita già disponibile per il pubblico che intende visitare la Galleria Municipale. Territorial Product Manager riconosciuto dalla Regione Veneto e designer di nuovi profili professionali in ambito turistico, Michela Menegus come le “guide” volontarie ha messo a disposizione della comunità il tempo e, di più, la sua esperienza pluriennale di docente formatore in materia di marketing e comunicazione culturale. “La sinergia con l’attuale Amministrazione Comunale ha permesso di realizzare uno degli obiettivi di BOLArt, lanciato dopo le edizioni di Oppiologìa, rassegna concepita negli scorsi anni per celebrare un pittore di fama internazionale, ma dimenticato in patria” – chiosa Michela Menegus, fondatrice e attuale presidente della locale Associazione Culturale.

Auditore al corso è stato anche Riccardo Poncato, l’accompagnatore designato dall’arciprete di Bolzano ad accogliere i visitatori che desiderano ammirare il ciclo completo di affreschi eseguiti da Ubaldo Oppi nell’altro sito museale, ovvero la parrocchiale di Santa Maria di Bolzano Vicentino. Il neonato Museo diffuso d’arte religiosa dedicato ad Oppi è dunque oggi ancora più pronto a ricevere i visitatori con adeguati supporti alla fruizione dei siti che sono aperti ad ingresso libero dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12, giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 18. Le demo di frescatura e le visite guidate individuali e di gruppo sono su prenotazione scrivendo a: oppi130@comune.bolzanovicentino.vi.it.

 

 

 

 

 

 

Foto: da sinistra Riccardo Poncato, Bianca Zanonato, Michela Menegus, Arianna De Boni, Alice Ferrigolo, Ofelia Piazza

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“Il tempo di Michela Rompato: un evento ottico”

“Il tempo di Michela Rompato: un evento ottico”
“Tempora”: il dialogo tra linguaggio artistico e significati simbolici di Michela Rompato

 

S’inaugura venerdì 27 dicembre alle ore 18 presso la Galleria ART.U’ di Vicenza la personale di Michela Rompato con la presentazione della critica Giovanna Grossato.“Tempora | questione di tempo” è la seconda tappa di avvicinamento alla meta di Monte Berico che l’artista vicentina declina ora secondo la dimensione temporale.

“Con questa mostra, Tempora – introduce alla visita Giovanna Grossato – “Michela Rompato propone un interessante dialogo tra linguaggio artistico e significati simbolici.  Nota per l’originale uso di una sorta di tessuto musivo, “Ex voto”, composto di piccole tessere colorate tutte simili ma diverse, ognuna portatrice una sua singola storia, Rompato accompagna alle geometrie semplici e luminose di questi suoi lavori, una nuova serie di opere in tecnica mista, densamente materica, dedicata alle “Querce”.

Entrambe le produzioni nascono dalla rivisitazione di due realtà: la prima da una visione inaspettata degli ex voto che rivestono il coro della basilica della Madonna di Monte Berico e che, attraverso una particolarissima sintesi espressiva, con il loro insieme luminoso, traducono in modo sostanzialmente astratto la complessità di molti mondi interiori.

L’altro tema presente nell’allestimento è legato, invece, alla natura. Considerata in molte culture antiche l’albero della vita, la quercia è un archetipo che rappresenta il mondo e l’universo e, in scala umana, il coraggio e la forza d’animo, il collegamento tra l’umano e il divino, tra individuale e universale.

Rompato ne rappresenta soprattutto la chioma. Per descriverla, l’artista applica il frazionamento della materia cromatica, in una sorta di “divisionismo” che separa i colori, come per l’esplosione di uno specchio di cui ogni pezzetto cattura un diverso riflesso delle cose: qui le foglie brillanti, illuminate dalla piena luce, lì in ombra, di un verde più scuro; qui brandelli di cielo; attorno il velo violetto della pioggia; più all’interno la sagoma scura di un nido; sotto il bruno del tronco appena suggerito.

Nell’opera il tempo si coagula in un unico evento ottico che è immagine e rappresentazione dei giorni di una intera vita”.

L’esposizione ad ingresso libero sarà visitabile dal 27 dicembre al 6 gennaio  – ad eccezione di lunedì 30 dicembre 2019 e mercoledì 1 gennaio 2020 – con i seguenti orari: martedì a domenica dalle ore 15.30 alle ore 19.30.

Tempora| questione di tempo

PERSONALE DI MICHELA ROMPATO

27 dicembre 2019 – 6 gennaio 2020

Galleria ART.U’ Artisti Uniti | Contra Piancoli 14, Vicenza

Vernice: venerdì 27 dicembre 2019 ore 18.00

Orari: da martedì a domenica dalle ore 15.30 alle ore 19.30

Apertura straordinaria: 6 gennaio 2019 dalle ore 15.30 alle ore 19.30

Chiusura: lunedì 30 dicembre 2019 e mercoledì 1 gennaio 2020

INGRESSO LIBERO

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TEMPORA

TEMPORA

Tempora
Questione di tempo
Personale di MICHELA ROMPATO

Ti auguro tempo per toccare le stelle/e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso/per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.

[“Ti auguro Tempo” di Elli Michler]

Galleria Artù
Contrà Piancoli, 14
36100 Vicenza (Italia)

27 dicembre 2019 – 6 gennaio 2020

Vernice: venerdì 27 dicembre 2019 ore 18.00
con la presentazione di Giovanna Grossato

Apertura: da martedì alla domenica dalle 15.30 alle 19.30.
Apertura straordinaria: lunedì 6 gennaio 2020 dalle 15.30 alle 19.30.
Chiusura: lunedì 30 dicembre 2019 e mercoledì 1 gennaio 2020.

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UBALDO OPPI | IL SEGNO DEL SACRO

UBALDO OPPI | IL SEGNO DEL SACRO

 8 DICEMBRE 2019 – 19 APRILE 2020

Museo Diffuso d’arte religiosa “Ubaldo Oppi” a Bolzano Vicentino (Vicenza) Italia

  • Galleria Municipale, Via Roma n. 2
  • Chiesa Arcipretale Santa Maria, Piazza Roma

Per celebrare i 130 anni dalla nascita del pittore bolognese Ubaldo Oppi (1889-1942), l’Amministrazione Comunale di Bolzano Vicentino istituisce la Galleria Municipale con un allestimento speciale studiato dal Prof. Mauro Zocchetta, docente dell’Accademia Belle Arti di Venezia.

La Galleria comprende 13 disegni di patrimonio comunale, eseguiti su carta di grande formato da Ubaldo Oppi in preparazione agli affreschi della vicina Chiesa Arcipretale di Santa Maria a cui si aggiunge una quattordicesima opera, l’Apostolo Filippo, gentilmente concessa in esposizione temporanea dai Musei Civici di Vicenza.

Il complesso degli affreschi della Chiesa di Bolzano Vicentino rappresenta un gioiello d’arte, in quanto è l’unico ciclo completo di decorazione murale eseguita da Ubaldo Oppi.

La Galleria Municipale e la Chiesa Arcipretale di Bolzano Vicentino costituiscono assieme uno straordinario museo diffuso d’arte religiosa nel territorio di Bolzano Vicentino: ritratti di soggetti sacri che Ubaldo Oppi ha interpretato con un linguaggio sicuramente innovativo per l’epoca.

L’evento espositivo “Il segno del sacro” in memoria di Ubaldo Oppi aggiunge un capitolo importante alla storia del pittore di respiro internazionale: quello della sua ultima stagione a Vicenza.

Iniziativa promossa dal Comune di Bolzano Vicentino, patrocinata da Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Comune di Vicenza, Consorzio di Promozione Turistica Vicenzaè, Confartigianato Vicenza, Rete Biblioteche Vicentine.

 

VISITE LIBERE

Dall’8 dicembre 2019 al 19 aprile 2020

(ad esclusione dei giorni 24,25,26,31 dicembre 2019, 1 gennaio 2020, Domenica di Pasqua, durante l’orario delle SS Messe per la Chiesa)

dal lunedì al sabato: 10.00 -12.00

giovedì, sabato e domenica: 15.00 -18.00

Per ragioni logistiche gli accessi ai siti espositivi sono limitati al numero max. di 30 utenti in contemporanea.

Accesso a gruppi solo su prenotazione scrivendo a: oppi130@comune.bolzanovicentino.vi.it.

 

VISITE GUIDATE INDIVIDUALI E DI GRUPPO

A partire da giovedì 12 dicembre 2019 nei giorni e negli orari di apertura qui sopra

Solo su prenotazione scrivendo a: oppi130@comune.bolzanovicentino.vi.it.

 

Disponibile audioguida gratuita.

Pagina Facebook: Ubaldo Oppi Il segno del sacro

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“40ff di Alessandro Beggio”

“40ff di Alessandro Beggio”

40ff di Alessandro Beggio

Quarant’anni di narrazione della realtà attraverso la pittura astratta

Sabato 12 ottobre alle ore 18.00 alla Galleria d’Arte Moderna di Thiene si apre l’esposizione personale “40ff” di Alessandro Beggio. Un felice ritorno a Thiene del poliedrico artista vicentino dal 2014 quando aveva presentato la sua penultima e apprezzata esposizione personale “Astrattamente reale”.

Il titolo della mostra “40ff” è un evidente richiamo al numero di primavere di consacrazione all’arte di Alessandro Beggio, condotte con un percorso non sempre lineare, ma soprattutto con uno gusto sempre vivo nel cimentarsi in nuove avventure artistiche. Oltre quaranta sono gli anni oramai dedicati con impegno alla vita dello storico circolo di pittura vicentino “La Soffitta”, fondata dall’indimenticabile Otello De Maria, maestro e iniziatore di Beggio alla pittura nel lontano 1979. “La Soffitta” è tutt’oggi il luogo in cui Alessandro Beggio continua infaticabilmente a spendersi con i suoi allievi e amici-pittori per diffondere la cultura della ricerca estetica individuale, con altruismo e onestà intellettuale, senza alcun sussiego per i riconoscimenti da lui ottenuti.

L’esposizione propone un succinto spaccato del percorso artistico di Alessandro Beggio; le opere scelte per raccontarsi intendono essere dei rapidi tocchi e dei variegati aperçus che focalizzano sommessamente le fasi di ricerca artistico-edonostica, in un escalation che va dai lavori iniziali in cui egli approccia l’arte in modo figurativo fino all’abbondante produzione all’insegna dell’avanguardia espressiva. L’astrattismo è senza dubbio il linguaggio a lui più congeniale e diventa un medium narrativo della realtà messo in opera mediante la de-strutturazione prospettica e volumetrica del visibile e la sua ricostruzione attraverso un plastico impianto cromatico.

Le tele in cui Alessandro Beggio riconosce la sua strada verso una maturità, da cui egli aprioristicamente rifugge perché avverso alle pietre miliari, sono dispiegate attorno alla singolare opera-pivot dal triplice titolo subito evocativo: “Politicamente corretto”| già “La Zingara”| già “Il Cardinale incinto”; emblema di un progetto espositivo, sintomo di un percorso di stratificazione materica e spirituale che non conosce fine, ma più generale marker della visione critica di Beggio, questo lavoro segna il suo passo verso una concezione trasformista dell’opera d’arte, che vede nella sua ragion d’esser anche una sua personale funzione sociale.

La mostra sarà presentata sabato 12 ottobre alle ore 18.00 dalla dott.ssa Michela Menegus Paulin e sarà visitabile con accesso libero fino a domenica 20 ottobre con i seguenti orari: da lunedì a domenica dalle 16.30 alle 19.30; sabato e domenica anche il mattino dalle 10.30 alle 12.30; mercoledì chiuso tutto il giorno.

Michela Menegus Paulin

40ff di Alessandro Beggio

Spaccato di un percorso artistico | 12-20 ottobre 2019

Galleria d’Arte Moderna, Via Santa Maria Maddalena, – Thiene (Vicenza)

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“in itinere “: continua il viaggio artistico di Michela Rompato con tappa a Vigardolo

“in itinere “: continua il viaggio artistico di Michela Rompato con tappa a Vigardolo
“in itinere “: continua il viaggio artistico di Michela Rompato con tappa a Vigardolo

Pittura materica e opere tridimensionali alla Festa delle Rose di carta di Vigardolo 

Apre domenica 14 aprile alle ore 10 il percorso espositivo “in itinere” di Michela Rompato.

L’artista vicentina, su invito degli organizzatori della Festa delle rose di carta di Vigardolo e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Monticello Conte Otto, ha infatti fissato nella preziosa cornice della Chiesetta di Santa Maria Assunta di Vigardolo una breve tappa nel suo viaggio di sperimentazione artistica, che la vede oggi coinvolta in una ricerca di nuovi supporti – come nelle lavorazioni con il plexiglass – e in uno studio avvincente sul colore – prova ne sono le varianti della serie delle Querce.

“in itinere” è il preludio di un progetto espositivo itinerante maturato e fortemente sentito dall’artista, il cui impeto creativo partito dalla riflessione sull’individuo, è approdato alla sua rappresentazione iconica: la “tessera”, elemento costruttivo ed espressivo della sua produzione.

La creazione e l’accostamento progressivo delle “tessere”, varie per forma, dimensione, colore, intensità e collocamento su diversi materiali quali tele, legno, plexiglass o metallo, riflettono l’espressione e la percezione che ogni individuo ha, o esprime, di se stesso e, allo stesso tempo, ne raffigurano l’unicità. I lavori di Michela Rompato parlano dunque di ricerca identitaria, come negli accostamenti cromatici di Ricerca e ricostruiscono matericamente la sedimentazione del vissuto mediante l’accrescimento progressivo degli strati de II cerchio della vita.

L’artista si spinge oltre investigando sui percorsi di vita di ogni singolo individuo relativamente alla sua capacità di liberarsi dei condizionamenti personali, sociali e culturali, come nelle installazioni Elettra e La Gabbia, dove le mani legate e le grate di ferro sono interpretate anche come barriere psicologiche e mentali che l’individuo può scegliere di superare nella via dell’affrancamento.

In questa fase storica Michela Rompato presenta delle individualità alla ricerca della propria dimensione nello spazio e nel tempo: nei frammenti, L’alternativa e Fuori dal centro, variazioni del tema de L’itinerante, Rompato incastona in chassis metallici la valenza della singola esperienza rappresentata dalla “tessera”, la quale evoca la dislocazione del singolo innanzi alla complessità del viaggio della vita. Per l’artista non esiste infatti un canonico inizio di percorso; direzione e tempo diventano punti di riferimento relativi perché variano a seconda dal contesto: va contro l’omologazione della via obbligata, riconducendo anche alla volontà e alla possibilità del singolo individuo di scegliere la propria strada o di cambiare rotta in un percorso di vita che non è avulso di ostacoli e in cui le cadute – suggerite dall’opera beffarda Lo sgambetto della vita – possono essere imprevedibili.

Michela Rompato indaga ora sulle possibili reazioni alla difficoltà, sulle emozioni a volte combattute dai singoli individui, sulla ricerca umana di una dimensione spirituale – come nei profondi dipinti Ex-voto, ispirati dai soffitti del Santuario di Monte Berico di Vicenza e indicativi di un innato e ancestrale bisogno di sacralità – e sul valore di Speranza, ovvero di colei che sente “il rumore del mondo e degli uomini mentre camminano lungo il sentiero” e che comunque e ovunque “cammina con loro”.

L’invito dell’artista è dunque di provare e di sentire tutto ciò che può avvenire durante questo percorso, scoprendo magari la propria destinazione … in itinere.

in itinere di Michela Rompato

14-18 aprile 2019

Chiesetta di Santa Maria Assunta, Via Vigardoletto, Vigardolo di Monticello Conte Otto (Vicenza)

Vernice: domenica 14 aprile 2019 ore 10.00 

Orari di apertura: festivi: 10.00-18.00 \ feriali: 16.00-19.00

BIOGRAFIA ARTISTICA di MICHELA ROMPATO

Michela Rompato si è accostata all’arte pittorica orientato la sua ricerca verso l’astrattismo, prediligendo una pittura materica e approdando ad opere tridimensionali e scultoree, esaltate anche dall’utilizzo di supporti ed installazioni progettati e costruiti ad hoc.

Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private: l’installazione “Il Leggio” è collocata, quale oggetto di donazione, nella Biblioteca Internazionale “La Vigna” di Vicenza.

Nei recenti anni l’artista ha tenuto svariate delle esposizioni personali: a Thiene – Vicenza (Galleria d’arte moderna), a Vicenza (Casa Gallo – Spazio Scarpa), a Mantova (Palazzo Valenti Gonzaga), a Vicenza (Loggia del Capitanato in Piazza dei Signori).

La sua opera Elettra è stata selezionata per partecipare a Venezia Art Expo Biennale degli Artisti tenutasi presso la Scuola Grande della Misericordia a Venezia (Italia) dal 16 al 19 marzo 2018. Michela Rompato è anche stata selezionata come finalista con un ristretto gruppo di artisti per partecipare al Premio Van Gogh – International Art Exhibition tenutosi dal 14 al 22 aprile 2018 a Monreale (Palermo) con esposizione presso le sale espositive del Complesso Monumentale Gugliemo II. Nel mese di Giugno 2018 è stata ammessa al Premio Nazionale Start (Thiene, Vicenza).

A luglio 2018 Rompato è annoverata nella rosa degli artisti di arte contemporanea selezionati dal critico Vittorio Sgarbi per partecipare alla prestigiosa rassegna Spoleto Arte, figurando anche nel prestigioso Catalogo d’Arte Mondadori. Dal 28 settembre al 10 ottobre 2018 le sue due installazioni La Gabbia e Rebus sono state in esposizione alla centrale Scuola Grande di San Teodoro di Venezia nella rassegna Spoleto Arte incontra Venezia a cura di Vittorio Sgarbi: il vernissage di sabato 29 settembre è stato dedicato all’arteterapia con una menzione particolare all’attività dell’artista Michela Rompato.

Nel Novembre 2018 le sue installazioni sono state protagoniste di una performance artistica interdisciplinare – teatro e musica – denominata “Sentire il silenzio”.

Nel marzo 2019 l’installazione “L’abbraccio” è stata selezionata per l’esposizione collettiva di arte astratta ABSTRACT a Villa Brentano a Busto Garolfo (Milano) inaugurata in contemporanea con le Giornate FAI di Primavera.

Michela Rompato esegue installazioni artistiche su commissione progettando strutture di arredo artistico per ambienti pubblici e privati: a Vicenza esempi ne sono “L’itinerante” installazione composta da 54 pezzi, denominati “frammenti” di viaggio, destinati agli ambienti del prestigioso Hotel Da Porto di Vicenza dopo la ristrutturazione totale dell’inverno 2017, e l’opera “Vedo, e vado oltre” collocata nello studio medico Centro Lenti a contatto Paola Oselladore.

Michela Rompato vive e lavora da sempre a Vicenza, dove esercita la sua opera come pittrice e ideatrice di installazioni per il complemento di arredo artistico di abitazioni private, ambienti pubblici, aziende private e strutture votate all’ospitalità.

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